Bruno Bozzetto e il re più potente del niente

Ironica, positiva e visionaria, sono questi gli aggettivi con i quali possiamo descrivere la personalità di Bruno Bozzetto. Animatore, disegnatore, regista ma anche scrittore, produttore, sceneggiatore, montatore e musicista. Un maestro a cui l’università IULM di Milano ha conferito il Master Ad Honorem in Arti del Racconto durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024, occasione in cui il maestro Bozzetto ha presentato il re più potente del niente: l’homo Sapiens.

Bozzetto nasce a Milano nel 1938, ha il merito di aver sviluppato ampiamente il ruolo dell’animatore ed essere diventato il Walt Disney italiano. Conosciuto soprattutto per il suo stile umoristico e satirico, ha creato una vasta gamma di opere tra cui cortometraggi, lungometraggi, serie televisive e pubblicità animate. Alcuni dei suoi lavori più celebri sono Allegro non troppo, film d’animazione del 1976 e parodia del film Fantasia della Disney, e Signor Rossi, serie televisiva che segue le avventure di un impiegato italiano medio.

Dal principio

Il maestro confessa che in realtà il suo primo amore è stato il cinema. La sua passione per il disegno e le caricature l’ha condotto poi a conciliare le due passioni e far nascere i primi esperimenti di animazione. La curiosità e l’interesse suscitati nel pubblico dalle prime prove ha entusiasmato Bozzetto, fornendo l’incentivo giusto per continuare lungo questa strada. È così che nasce il suo primo cortometraggio storia delle armi, per il quale è stato fondamentale l’aiuto del padre, vista l’intera realizzazione in casa.

È questo stesso lavoro che ha consentito lui di arrivare a Cannes, sicuramente un traguardo importante, al quale tuttavia non si può ricondurre il momento di svolta per la sua carriera. Il maestro riconduce il principio del suo successo a un aneddoto che lo coinvolge in prima persona. Racconta che sia stato il critico cinematografico Pietro Bianchi a svoltare la sua carriera. Questo durante il festival dei lungometraggi era uscito dalla sala di proiezione annoiato e non entusiasta del film che stava guardando. È quando percorre il corridoio per raggiungere l’uscita, e quindi recarsi nel suo albergo, che viene rapito da una musica che proveniva da una saletta, la stessa in cui stavano proiettando storia delle armi. Sarà poi l’articolo del critico che fa conoscere la fama a Bozzetto, definendo il suo lavoro come migliore del primo film di Sophia Loren.

Arriva il Signor Rossi

Sono certa che anche tu abbia visto questo personaggio almeno una volta nella tua vita.

Che tu lo conosca o meno lui è il Signor Rossi e la sua storia tela spiego io. In una vecchia intervista, Bozzetto racconta di aver inoltrato un suo cortometraggio per partecipare a un festival di Bergamo (Gran Premio Bergamo Internazionale del Film d’Arte e sull’Arte), ma non venne accettato. Per curiosità andò poi a vedere i lavori vincitori che erano riusciti a partecipare e li decretò come più brutti dei suoi. È da qui che nasce l’idea di raccontare questa esperienza attraverso un film.

Il protagonista dello stesso è proprio il Sig. Rossi, che nasce con lo scopo di rappresentare un personaggio amareggiato per il rifiuto al festival. Le varie scene che lo ritraggono descrivono a pieno la sua frustrazione, lo vediamo pestare, bruciare e distruggere la pellicola che aveva presentato, per poi presentarla in gara una seconda volta e vincerla. La storia buffa che si cela dietro questo lavoro è che il personaggio da lui creato sembrava una perfetta caricatura del direttore della gara, nonostante Bozzetto non l’avesse ancora conosciuto e quindi la somiglianza non ricercata. Visto il successo riscosso, il personaggio diventa protagonista di sette cortometraggi e tre film, oltre ad una serie televisiva mai distribuita commercialmente e un’altra miniserie trasmessa nel programma Gulp!.

Sapiens?

Bruno Bozzetto si è servito del linguaggio dell’animazione per raccontare al suo pubblico il mondo con delle immagini più vivaci. Ha reso adulto il cinema dell’animazione italiano, diventando un maestro conosciuto in tutto il mondo. Il suo studio continuo ha consentito lui di esplorare tecniche del racconto con forme di innovazione continua. È per la portata di quanto citato che, giorno 5 Marzo 2024, l’università IULM di Milano ha conferito lui il Master Ad Honorem in Arti del Racconto.

https://www.iulm.it/it/news-ed-eventi/news/apertura-aa-23-24

La cerimonia ha visto la presentazione di SAPIENS? l’ultimo cortometraggio di Bozzetto realizzato in collaborazione con Rai kids. Tre sono le storie che vengono narrate grazie all’animazione, risultano tutte cariche di un umorismo che si trasforma in critica e denuncia nei confronti dell’uomo. A suggerirlo è la domanda che viene posta al pubblico implicitamente alla fine di ogni storia: vogliamo davvero definire sapiens un uomo che non si cura dell’ambiente in cui è immerso?

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2023/06/03/bozzetto-3-nuovi-film-in-difesa-della-natura-e-degli-animali_1487b7b0-882d-4bba-8643-cca6a74f7012.html

Il re più potente del niente

Per descrivere brevemente il lavoro di cui ti sto parlando, ti racconto brevemente le tre storie. La prima storia rappresenta una forte critica alla guerra:

l’uomo ha sempre l’impulso a trasformare il confronto in conflitto, passando dalle parole ai fatti, dai fatti ai colpi e dai colpi alle macerie

Bruno Bozzetto

Da queste parole si sviluppa la parabola tragica di un “bipede che vuole diventare il re più potente del nnt“. Segue così una rassegna di tutti gli strumenti di distruzione che l’uomo ha inventato, anche per i più futili motivi.

Il secondo racconto si sviluppa attorno a una riflessione sugli insetti. Il maestro spiega che se solo avessimo l’opportunità di ascoltare cosa avrebbero da dire queste piccole creature credute tanto insignificanti, in realtà riusciremmo a conoscere molte più cose del mondo. Il racconto si sviluppa attorno a un piccolo ragnetto che si trova in trappola nel bagno di una coppia di umani, la donna terrorizzata dalla sua presenza prega il compagno di ucciderlo. Nonostante i vari tentativi, però, il piccolo essere riesce a preservare il suo diritto di libertà e fuggire.

gli insetti ci sono stati prima di noi, sono con noi e ci saranno dopo di noi, in un’ipotetica gara darwinistica ci battono 10 a 0, altro che piccoli e insignificanti

Bruno Bozzetto

La parte finale è dedicata, invece, allo sterminio degli animali. Al racconto di tutte le azioni umane che finiscono col danneggiare gli altri esseri viventi.

Inizialmente per sopravvivenza e poi chissà perchè abbiamo deciso di sterminarli, alcuni la chiamano tradizione, altri alimentazione, Io la chiamo follia

Bruno Bozzetto

E se la vera soluzione per il pianeta fosse un mondo senza l’homo sapiens?

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